Come cucinare i Torcinelli (Gnummareddi)

Come cucinare i Torcinelli (Gnummareddi) una volta acquistati?

I Torcinelli (o Gnummareddi) sono dei lavorati di interiora di agnello (frattaglie): polmone, fegato, cuore e rognone.

La tradizione prevede che le frattaglie vengano tagliate a strisce sottili per poi essere avvolte in rete di agnello, quindi legate da budello (sempre di agnello).

I Torcinelli sono un piatto povero (ma delizioso) che venne creato per recuperare gli organi interni dell’agnello.

Sono tipici della Puglia così come di altre regioni del sud Italia e ogni regione ha il proprio modo di chiamarli e le proprie ricette per cucinarli.

Da noi a Martina Franca è cultura cuocere i Torcinelli alla brace o nei fornelli a spiedo verticali tipici delle nostre macellerie.

Di seguito però vi suggerisco 4 ricette di come cucinare i Torcinelli.

Sono ricette semplici ma dal risultato straordinario e vi aiuteranno sia se avete una brace e sia se ne siete sprovvisti.

Ricetta 1 : Cottura in padella (Ricetta consigliata)

• Intingete una padella antiaderente con un filo d’olio, quindi riponete gli gnummareddi insieme ad alloro e cipolla. Dopo una decina di minuti (a metà cottura) sfumate con vino rosso, lasciate evaporare l’alcol e servite con patate o insalata.

Ricetta 2 : Gnummeredde suffuchete – Tipica di Locorotondo

• Cuocere gli gnummareddi in umido per molto tempo (circa 5 ore) con olio, acqua, scorze di pecorino, pomodoro, alloro, sedano e cipolla.

Ricetta 3 : Cottura alla brace (Ricetta consigliata)

• Cuocere gli gnummareddi alla brace. Infilzare gli gnummareddi sugli spedi, portare il fuoco a temperatura e cuocere 8/9 minuti per lato fino alla cottura desiderata. Girare lo spiedo più volte per ottimizzare la cottura.

Ricetta 4 : Cottura al forno

• Porre in una teglia gnummareddi e patate tagliate a tocchi non molto grandi. Cospargete il tutto con olio, sale, pepe e un filo di vino bianco. Rimestrare per far ungere bene il tutto.
  Portare il forno a 180gradi quindi cuocere per circa 40 minuti o fino a che le patate non saranno ben dorate.